Comunicato stampa di 15.1.2025 di BirdLife Svizzera, Pro Natura e WWF Svizzera
Con la versione rivista dell’Ordinanza sulla caccia, il 1° febbraio 2025 entra in vigore una nuova base giuridica che fissa condizioni più chiare e più severe per l’abbattimento del lupo. Poiché i ricorsi pendenti concernenti la regolazione del grande predatore sono basati sull’ordinanza transitoria, vigente ancora soltanto sino alla fine di questo mese, le organizzazioni di protezione della natura li ritirano e si concentrano sulla verifica del rispetto dei nuovi disciplinamenti da parte di Confederazione e Cantoni.
Nella nuova Ordinanza sulla caccia (OCP), il Consiglio federale ha ridefinito – anche in risposta alle osservazioni critiche giunte dalle organizzazioni di protezione della natura – il disciplinamento di alcuni punti riguardanti la gestione del lupo che nell’ordinanza transitoria erano ancora poco chiari oppure i cui rimandi alla Legge sulla caccia erano controversi. La correlazione tra interventi regolatori e danni è ora più chiara. I Cantoni devono inoltre tenere in considerazione l’apporto positivo del lupo allo stato dei boschi di protezione. Il recente declassamento dello status di protezione deciso dalla Convenzione di Berna non cambia nulla in questo senso. Resta invece incomprensibile l’indebolimento della protezione delle greggi.
Le organizzazioni di protezione della natura si concentrano sul futuro
Alla luce delle nuove basi giuridiche, Pro Natura, WWF Svizzera e BirdLife Svizzera ritirano i ricorsi pendenti dall’inverno 2023 riguardanti le autorizzazioni di abbattimento dei Cantoni Grigioni e Vallese rilasciate secondo l’ordinanza transitoria. Tali ricorsi erano volti al chiarimento di interrogativi giuridici fondamentali, tuttavia le basi legali sono oggi cambiate. Quello che resta è l’importante conclusione che, nel caso di ricorsi contro gli abbattimenti di lupi, l’effetto sospensivo non può essere semplicemente tolto. L’attenzione è ora rivolta alla prossima estate, quando la Confederazione e i Cantoni dovranno conformarsi alle nuove basi giuridiche e le autorità venatorie saranno chiamate a dare prova di grande diligenza.
Rafforzare la conciliabilità tra presenza del lupo e agricoltura alpestre
Le organizzazioni di protezione della natura sono la voce della natura e ne difendono i diritti che le sono garantiti dalla Costituzione e dalla legge. In questa loro funzione, esamineranno con attenzione le future decisioni di abbattimento. Il ritiro dei ricorsi è anche un’offerta alla Confederazione e ai Cantoni intesa a voler promuovere insieme, con il dialogo e in modo pragmatico la conciliabilità tra presenza del lupo e agricoltura alpestre. Per rendere sostenibile a lungo termine la gestione a pascolo degli alpeggi, ridurre al minimo i danni agli animali da reddito e rafforzare il ruolo positivo del lupo all’interno dell’ecosistema, sono necessari sforzi congiunti, soprattutto in materia di protezione delle greggi.
Contatto:
Pro Natura & WWF Svizzera: Silvia Gandolla, collaboratrice scientifica, tel. 076 383 35 67, silvia.gandolla@wwf.ch