Mantenere le promesse: il Consiglio federale deve rivedere il Piano d'azione per la biodiversità

Comunicato stampa del 23.9.2024 di BirdLife Svizzera, Pro Natura e WWF Svizzera

Durante la campagna sulla votazione per l'Iniziativa biodiversità, il Consiglio federale ha promesso di proteggere meglio la biodiversità, fortemente minacciata, sulla base delle leggi esistenti e, in particolare, di un secondo piano d'azione. Tuttavia, la versione provvisoria di quest'ultimo è assolutamente insufficiente. Se il Consiglio federale intende mantenere le proprie promesse e preservare le nostre risorse vitali per le generazioni future, è urgente rivedere questo piano d'azione. BirdLife Svizzera, Pro Natura e il WWF Svizzera hanno trasmesso oggi al Consiglio federale le esigenze scientifiche in questo senso. 

"Per garantire le prestazioni fornite dalla biodiversità urge agire con determinazione": questa frase è stata scritta dal Consiglio federale alla fine del 2022 [1]. Nelle ultime settimane ha ripetutamente affermato che la biodiversità è ancora sotto pressione [2], ma che può essere protetta dalle leggi esistenti, in particolare da un secondo Piano d'azione per la biodiversità [3]. Ora si tratta di mantenere la promessa. Il piano d'azione deve essere rivisto completamente e senza indugio, poiché la versione provvisoria che abbiamo ricevuto è ampiamente insufficiente e il primo piano d'azione scade alla fine dell'anno.

Progetto di secondo piano d'azione assolutamente insufficiente

Il primo piano d'azione del 2017 non ha sortito l'effetto desiderato a causa di misure notoriamente inadeguate e della mancanza di risorse [4]. Tuttavia, la versione provvisoria del secondo piano d'azione presentato è ancora peggiore. Soprattutto, prevede studi e relazioni supplementari su alcuni aspetti della biodiversità. Nessuna delle attività previste va effettivamente a beneficio della biodiversità. Ciò non corrisponde in alcun modo a ciò che è necessario oggi, al consenso scientifico [5] o a quanto promesso dal Consiglio federale. Il progetto è inoltre completamente fuori dalla realtà per quanto riguarda le risorse stanziate: per l'attuazione del piano d'azione sono previsti appena 1,7 milioni di franchi all'anno, mentre il bilancio federale ammonta a circa 90 miliardi di franchi. Ad esempio, per la misura “M12: arrestare il declino degli insetti” sono stanziati solo 217.000 franchi all'anno, una cifra irrisoria se si considerano le enormi sfide da affrontare in questo settore.

Mantenere le promesse fatte alla popolazione svizzera

Il Piano d'azione per la biodiversità si poggia su basi giuridiche già esistenti: l'articolo costituzionale sulla protezione delle specie animali e vegetali minacciate come compito della Confederazione, la Legge sulla protezione della natura e del paesaggio, che prescrive il mantenimento di spazi vitali sufficientemente estesi, e la Strategia per la biodiversità, che fissa dieci obiettivi concreti a tal fine. Nessuno di questi obiettivi è stato ancora raggiunto. Con il Piano d'azione, è ora necessario attuare misure per raggiungere gli obiettivi di biodiversità. Questo è quanto ha promesso il Consiglio federale, che è tenuto a farlo in base alla Costituzione, alla legislazione e alla strategia.

L'analisi presentata da BirdLife Svizzera, Pro Natura e WWF Svizzera all'insieme del Consiglio federale mostra la direzione in cui il Piano d'azione per la biodiversità deve muoversi per raggiungere i suoi obiettivi. “Abbiamo bisogno di misure efficaci e di risorse sufficienti per proteggere la natura”, afferma Raffael Ayé, direttore di BirdLife Svizzera. Urs Leugger-Eggimann, direttore di Pro Natura, sottolinea: “Solo una revisione approfondita della bozza ci permetterà di rispondere alle grandi sfide che la biodiversità deve affrontare oggi e alla nostra responsabilità nei confronti delle generazioni future”. Thomas Vellacott, direttore generale del WWF Svizzera, aggiunge: “La tutela della biodiversità deve ora essere affrontata di pari passo con un'agricoltura e una silvicoltura adeguate, con l'uso oculato delle energie rinnovabili e con il sostegno all'adattamento degli agglomerati urbani ai cambiamenti climatici”.

Informazioni complementari:


Contatto

  • BirdLife Svizzera: Raffael Ayé, Direttore, 076 308 66 84, raffael.aye@birdlife.ch
  • Pro Natura: Urs Leugger-Eggimann, Direttore, 079 509 35 49, urs.leugger@pronatura.ch
  • WWF Svizzera: Jonas Schmid, Portavoce biodiversità, 079 241 60 57, jonas.schmid@wwf.ch

[1] Consiglio federale: Ambiente Svizzera 2022, pag. 84
[2] Consiglio federale: libretto di votazione, pag. 16
[3] Consiglio federale: libretto di votazione, pag. 8
[4] Controllo dell'efficacia dell'UFAM: https://www.newsd.admin.ch/newsd/message/attachments/79961.pdf
[5] https://www.scienza-sulla-biodiversita.ch/