Comunicato di Pro Natura, WWF Svizzera, SES, BirdLife Svizzera, Greenpeace Svizzera et ATA del 30.9.2022
Nella sessione autunnale, il Parlamento ha preso importanti decisioni nei settori della protezione del clima e della transizione energetica, ma sta anche mettendo irresponsabilmente in pericolo la natura. Nella sua valutazione, l'Alleanza Ambiente accoglie con favore i progressi compiuti nello sviluppo delle energie rinnovabili e nella protezione del clima. Tuttavia, l'abolizione della protezione dei biotopi prevista dal Consiglio degli Stati è irresponsabile e controproducente. L'urgente legge sull'energia solare fornisce elettricità rinnovabile, ma mette inutilmente in discussione la collaudata ponderazione degli interessi. La crisi della biodiversità, la crisi climatica e la crisi energetica devono e possono essere risolte insieme con una buona pianificazione.
- Per quanto riguarda la legge sulla sicurezza dell'approvvigionamento elettrico basato sulle energie rinnovabili, il quadro è particolarmente eterogeneo. Da un lato, il Parlamento ha fissato importanti obiettivi per lo sviluppo di nuove energie rinnovabili e per il controllo del consumo energetico. Anche le condizioni finanziarie, soprattutto per lo sviluppo del fotovoltaico, sono migliorate in modo significativo. D'altro canto, i drastici tagli alla protezione della natura e della biodiversità devono essere chiaramente respinti. Sebbene si sia deciso di non subordinare tutte le leggi sulla protezione dell'ambiente e della natura agli obiettivi dello sviluppo energetico, si è deciso che in futuro anche i biotopi di importanza nazionale potranno essere utilizzati per la produzione di energia. Questo attacco alle aree protette più preziose della Svizzera, come l'altopiano della Greina o la Val Roseg, è inaccettabile. I biotopi di importanza nazionale ospitano un terzo di tutte le specie animali e vegetali minacciate su appena il 2% del territorio svizzero. Il danno irreparabile alla natura è sproporzionato rispetto alla produzione aggiuntiva di elettricità ottenuta. Inoltre, l'enorme potenziale in materia di spreco di energia elettrica e di aumento dell'efficienza non è stato purtroppo discusso nel progetto. Il chilowattora di elettricità più ecologico è quello che viene risparmiato. L'amministrazione federale stima che il potenziale delle sole misure di efficienza possa rappresentare fino a un terzo del consumo totale di elettricità. La decisione del Consiglio degli Stati sul decreto relativo all'efficienza elettrica negli edifici e all'aumento della produzione di energia solare sui tetti è deludente. Il Consiglio nazionale è ora chiamato a correggere la legge in questi ambiti.
- Il controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai è un gradito passo avanti nella protezione del clima. Con i suoi obiettivi climatici e le misure per promuovere l'innovazione, il controprogetto indiretto invia un chiaro segnale alla popolazione e all'economia per accelerare la transizione verso un approvvigionamento energetico indipendente e resistente alle crisi. Il programma di incentivi per la sostituzione dei sistemi di riscaldamento a gas e a olio, dannosi per il clima, e dei sistemi di riscaldamento a resistenza elettrica, che consumano energia, è il primo passo verso una soluzione. La scorsa estate ha dimostrato l'importanza di fare tutto il possibile per evitare il raggiungimento di punti critici nel sistema climatico e i loro pericolosi estremi.
- La "Legge federale su misure urgenti volte a garantire a breve termine l'approvvigionamento elettrico durante l'inverno" è un passo avanti nella produzione di elettricità da fonti rinnovabili in inverno. Tuttavia, la legge è molto problematica per quanto riguarda la conservazione della natura e la pianificazione territoriale. Dal punto di vista dello Stato di diritto, l'abbandono del collaudato obbligo di pianificazione e la modifica della ponderazione degli interessi sono particolarmente discutibili e non devono essere ripetuti. Inoltre, si è persa un'importante opportunità per compiere un reale progresso nello sviluppo della produzione solare sui tetti: le misure previste non concernono il 70% dei nuovi edifici. Allo stesso tempo, l'espansione su superfici libere nelle regioni alpine, con danni potenzialmente elevati alla natura e al paesaggio, è sostenuta in modo massiccio.
“Approvvigionamento energetico sicuro in Svizzera 2035”, scenario energetico per una transizione energetica realista nel rispetto della natura, pubblicata dalle organizzazioni dell'Alleanza Ambiente nel giugno 2022.