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Conservazione del Topino

Il Topino costruisce le sue cavità di nidificazione in un substrato sabbioso-argilloso su falesie prive di vegetazione. In passato, trovava dei siti di nidificazione appropriati sugli argini dei fiumi. In Svizzera, in seguito alla bonifica e alla rettificazione della maggior parte dei fiumi, la specie ha dovuto cercare degli habitat sostitutivi: le cave di ghiaia e le pareti di nidificazione artificiali. Lo sfruttamento della ghiaia ha tuttavia luogo soprattutto su siti di taglia relativamente piccola – per questo motivo, generalmente, le pareti di nidificazione potenzialmente buone non restano intatte a lungo.  

Altri fattori di minaccia, come soprattutto la forte diminuzione degli insetti volanti in Svizzera e in gran parte d'Europa, hanno anch'essi una probabile influenza negativa sugli effettivi. Il Topino è scomparso da numerosi siti un tempo colonizzati, e le nuove colonie si fanno vieppiù rare.

Considerata questa diminuzione, diverse organizzazioni per la protezione della natura e degli uccelli hanno costruito delle pareti artificiali per la sua nidificazione. Tuttavia, per tanti anni i topini non hanno colonizzato queste pareti, fino a quando l'impresario di cave di ghiaia Ueli Müller ha ideato dei mucchi di sabbia specifici che sono stati poi posizionati in diversi siti da BirdLife Svizzera e dai suoi partner (vedasi articolo su Ornis). I siti più vecchi si trovano a Stetten (AG), Glattfelden (ZH) e Rheinfelden (AG). Fino alla fine del 2018, BirdLife Svizzera e i suoi numerosi partner hanno realizzato pareti di questo tipo in 17 siti in Svizzera, di cui uno in Ticino. Nel 2019, ben 14 di questi siti erano occupati! Su certe pareti si sono potute osservare moltissime gallerie di nidificazione, addirittura più di 220 a Farvagny (FR). È stato dunque un successo! Siamo felici che molte aziende proprietarie di cave di ghiaia abbiano partecipato con entusiasmo a questo progetto. I siti sono monitorati regolarmente e, se necessario, migliorati.
  


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