NO alla Revisione della Legge sulla caccia il prossimo 27 settembre!
Come se non ci fossero già abbastanza motivi per votare NO il 27 settembre alla revisione della Legge sulla caccia, il Consiglio federale ne ha appena aggiunto uno nuovo. A inizio maggio ha messo in consultazione la relativa Ordinanza sulla caccia, che rende la protezione degli uccelli ancora più difficile.
La protezione dei nidi di Rondine e Balestruccio non sarà più assicurata
Con la pubblicazione del progetto di Ordinanza sulla caccia, il Consiglio federale ha probabilmente cercato di far ingoiare la pillola per fare accettare la revisione della Legge sulla caccia a fine settembre. Ma il testo ha l’effetto opposto. Il Consiglio federale tenta di rimettere in causa la protezione dei nidi di Rondine, Balestruccio e di altre specie che nidificano sugli edifici. Tramite l’art. 14a dell’ordinanza, vuole stipulare che la protezione di questi nidi contro il danneggiamento o la distruzione (espressamente prevista dall’Ordinanza sulla protezione della natura e del paesaggio), non si applichi più al di fuori della stagione riproduttiva.
Con questo tentativo d’indebolire massicciamente la protezione dei nidi di Rondine e Balestruccio, il Consiglio federale sta dando prova di un maldestro tentativo di bricolage giuridico. I nidi sono infatti protetti legalmente in quanto habitat in virtù della Legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN), e il Consiglio federale non può ribaltare questa legge con la sua ordinanza. Anche se l’incomprensibile ordinanza del Consiglio federale dovesse entrare in vigore, i nidi di Rondine e Balestruccio non potranno semplicemente essere distrutti durante l’inverno: grazie alla protezione definita dalla LPN, è necessario ponderare tutti gli interessi in gioco. Se i nidi devono imperativamente venir rimossi, è necessario prevedere delle misure di sostituzione. Questo approccio ha dato prova di successo: nella maggior parte dei casi, in questo modo si riesce a trovare una soluzione adatta sia ai proprietari che agli uccelli.
Il motivo per il quale il Consiglio federale intende indebolire la protezione delle rondini e dei balestrucci è un mistero. L’unico risultato che si otterrebbe con la nuova Ordinanza sulla caccia è di creare una gran confusione rispetto alla situazione attuale. In futuro occorrerà spiegare alla popolazione che sì, esiste una nuova Ordinanza sulla caccia che sopprime la protezione dei nidi in inverno, ma che la LPN continua invece a garantirla, essendo al di sopra della nuova ordinanza. Con lo scopo di evitare tali assurdità, il Consiglio federale stesso ci mostra la via da seguire: un NO del popolo alla pessima Legge sulla caccia annullerà allo stesso modo anche la pessima ordinanza ad essa associata!
Numerose altre specie protette nel mirino
Il progetto di ordinanza sottolinea anche che, per ora, il Consiglio federale colloca “solo” il Cigno reale, lo Stambecco e il Lupo sulla lista delle specie che potranno essere abbattute in maniera molto semplificata e a puro scopo preventivo. Tutto ciò ha il probabile scopo di distogliere l’attenzione pubblica dal fatto che, in futuro, il Consiglio federale potrà in ogni momento aggiungere altri animali protetti alla lista delle specie che potranno essere regolate dai Cantoni, senza l’accordo del popolo. Chiunque legga attentamente il testo non può essere rassicurato, al contrario! Frasi del tipo “Il Consiglio federale rispetta in particolar modo la decisione del Parlamento di non iscrivere la Lince, il Castoro, lo Smergo maggiore o l’Airone cenerino all’art. 7a cap. 1 della Legge sulla caccia” preoccupano particolarmente. Questo non significa nient’altro che un’iscrizione di queste specie sulla lista di abbattimento non appena il Parlamento avrà deciso altrimenti. Una volta adottata la “legge sull’abbattimento”, delle maggioranze nel Parlamento sono già pronte a obbligare il Consiglio federale a iscrivere tramite mozione le specie protette citate sulla lista delle specie regolabili.
Il progetto di Ordinanza sulla caccia contiene sicuramente qualche miglioramento, come il divieto di munizioni al piombo e l’integrazione di corridoi faunistici nella legge. Tuttavia, solo un NO il 27 settembre darà l’occasione di migliorare la politica di salvaguardia della biodiversità, riprendendo i punti positivi ma senza causare un indebolimento della protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici in Svizzera.
Giugno 2020