Martin pescatore © Michael Gerber

Uccello dell'anno 2006: Martin pescatore

Il Martin pescatore, uccello dell'anno 2006 di BirdLife Svizzera, è uno dei gioielli delle nostre regioni. La sua eleganza e il suo stile di vita affascinano, e ne fanno un uccello particolarmente popolare e apprezzato; pertanto, la sua esistenza in Svizzera è minacciata. Nel quadro della sua campagna biodiversità, BirdLife Svizzera lotta per la preservazione degli habitat del Martin pescatore e per la creazione di nuovi siti di riproduzione.

Vero e proprio gioiello vivente e mascotte del centro-natura BirdLife di La Sauge, dove si riproduce due o tre volte all'anno, il Martin pescatore è la specie scelta da BirdLife Svizzera nel 2006 per illustrare i pericoli che gravano sulla biodiversità nel nostro paese. Diventato raro in Svizzera, con circa 300 coppie nidificanti, il Martin pescatore è vittima della correzione dei corsi d'acqua che distrugge gli argini sabbiosi in cui costruisce il nido. Soffre anche a causa della cattiva qualità delle acque,  così come molti abitanti degli ambienti acquatici del paese.
Un piccolo gioiello

Il Martin pescatore è senza dubbio una delle specie più belle e più notevoli d'Europa centrale. Ciò si deve specialmente alla sua forma particolare: testa grande, becco lungo e coda corta. Tuttavia sono soprattutto i suoi colori ad impressionare: ventre arancio vivo, ali e coda blu-verde e – ciò che colpisce di più, soprattutto in volo – dorso turchese. Dopo aver avuto la fortuna di vedere un Martin pescatore in natura, non ci si stupisce che i suoi parenti più prossimi vivano soprattutto nelle regioni tropicali.

Un pescatore minacciato

Il Martin pescatore si nutre quasi esclusivamente di pesce che cattura tuffandosi da un posatoio. In seguito, ingoia la propria preda partendo dalla testa. Ogni giorno gli occorrono da 14 a 25 piccoli pesci di circa 4-8 cm di lunghezza. Siccome non ha delle specie preferite, pesca le più comuni o le più facili da catturare nel suo habitat. Rigurgita le lische di pesce non digerite sotto forma di borra. Un tempo considerato un ladro di pesce e per questo perseguitato, il Martin pescatore è oggi una specie protetta. È una delle 50 specie prioritarie del Programma di conservazione degli uccelli in Svizzera. 

Un habitat minacciato

Il Martin pescatore abita tutto l'anno presso acque stagnanti o calme: ruscelli, fiumi, bracci morti, laghi artificiali, stagni di ghiaia e laghi. Questo habitat deve innanzi tutto fornirgli una ricca riserva di pesce, un'acqua limpida e sufficienti posatoi di osservazione: rami, canne o rocce. In estate ha anche bisogno di argini ripidi e tranquilli per la sua nidificazione. La canalizzazione dei ruscelli e dei fiumi, così come l'inquinamento dei corsi d'acqua, hanno fatto di lui una specie molto minacciata, iscritta sulla Lista rossa, in particolare a causa della distruzione dei suoi habitat. La protezione del Martin pescatore e dei suoi habitat è un'urgenza. Gli habitat e i siti di nidificazione attuali devono assolutamente essere preservati.  

Una cavità per i piccoli

Per allevare i suoi piccoli, il Martin pescatore scava delle gallerie di una lunghezza da 40 a 80 cm, in leggera pendenza in pareti verticali. Idealmente, il sito di nidificazione si trova direttamente sull'acqua, ma a volte è distante un chilometro. La femmina depone 4 o 5 uova in fondo alla galleria, in una camera di deposizione; cova poi per circa 3 settimane. I giovani lasciano questa cavità dopo 23-28 giorni, poi sono ancora nutriti dagli adulti durante qualche giorno. Le sue due o tre nidiate all'anno permettono al Martin pescatore di comensare rapidamente le perdite causate dalle inondazioni e dagli inverni rigidi. La prima deposizione ha luogo spesso a inizio marzo. La presenza umana in prossimità della parete di nidificazione può essere problematica: se vengono disturbati, questi uccelli possono arrivare ad abbandonare la loro nidiata.

Protezione degli habitat

Per il Martin pescatore è importante che i suoi habitat possano essere mantenuti o che siano ricostruiti. Le piene devono poter erodere gli argini, formare dei banchi di ghiaia e dei bracci morti. In questo modo, i corsi d'acqua hanno bisogno di molto spazio. L'esperienza dimostra come queste zone di straripamento sono cruciali per limitare i danni delle inondazioni. In questo contesto si può fare dunque molto per il Martin pescatore e per la salvaguardia del suo habitat. Delle pareti ripide al di sopra della livello di piena, degli inguini, la ricostituzione di zone profonde, degli alberi sommersi e delle misure di sistemazione biologica offrono non solo delle possibilità di nidificazione e dei posatoi di osservazione per il Martin pescatore, ma anche degli habitat per la fauna ittica.

Costruzione di pareti di nidificazione

Le pareti di nidificazione adatte al Martin pescatore sono diventare rare. Questo uccello accetta volentieri le falesie di sabbia e di ghiaia scavate artificialmente, ammesso che si trovino in un potenziale sito di nidificazione, che siano larghe circa 3-5 metri e che si elevino almeno 1,5 metri al di sopra del livello di piena. Si possono costruire della pareti e delle gallerie di nidificazione, ma prestando attenzione che si integrino nell'ambiente e che non costituiscano un attrazione per le persone o per eventuali predatori.
  


Informazioni e materiali

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